Scarsità di materie prime in Europa: in corso il progetto europeo SOLSA
07 February 2023

Le terre rare e le materie prime critiche (CRM – Critical Raw Materials), in particolare il litio, sono elementi fondamentali per la transizione ecologica e lo sviluppo di tecnologie green, necessarie a costruire ad esempio batterie elettriche, pannelli fotovoltaici e turbine eoliche. Queste tecnologie richiedono l’utilizzo di terre rare e metalli la cui una domanda prevista è in continua crescita nei prossimi anni. Si stima, per esempio, che al 2030 l’Europa avrà bisogno di 18 volte più litio e 5 volte più cobalto rispetto ai livelli attuali per la fabbricazione di batterie per veicoli elettrici e stoccaggio di energia.
Il già elevato sfruttamento delle catene di approvvigionamento esistenti in Europa è stato ulteriormente messo alla prova dalla pandemia e ha portato a una carenza di materie prime fondamentali per l’industria dell’UE.
Attivo sul fronte dell’innovazione nel campo delle materie prime è anche e soprattutto il partenariato dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) EIT Raw Materials, a cui Fondazione Hub Innovazione Trentino aderisce dal 2016.
Il progetto SOLSA
“Sonic On-Line Sampling & Analysis” (in breve “SOLSA”), è un progetto EIT Raw Materials del valore di oltre 4 milioni di euro avviato nel 2022, vinto attraverso selezione competitiva, a cui partecipano in qualità di partner Fondazione HIT e l’Università di Trento. “SOLSA” mira a portare sul mercato un sistema per l’analisi mineralogica volto ad ottimizzare l’identificazione del suolo, del sottosuolo e delle relative materie prime, riducendo i tempi e i costi e facilitandone il monitoraggio ambientale.
Il concetto innovativo alla base di questo nuovo metodo consta nella combinazione di più tecnologie di analisi, che consentono di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati attraverso un’elaborazione automatizzata che fa uso di algoritmi avanzati e un database consolidato dalla comunità scientifica.
Il sistema “SOLSA”, in corso di prototipazione grazie al contribuito dei partner partecipanti al progetto, a differenza dei sistemi attualmente sul mercato, offrirà il vantaggio di operare in loco, in tempo reale, e di integrare i dati nella catena di approvvigionamento. Non sarà dunque più necessario prevedere l’invio del campione di carotaggio in laboratorio, le informazioni utili saranno infatti rilevate e disponibili direttamente sul posto.
Questo nuovo sistema di analisi mira a rivoluzionare la prospezione mineraria, ampliando il portafoglio di soluzioni per aumentare l’indipendenza dell’Europa in termini di approvvigionamento di materiali strategici e migliorando al contempo la gestione e la tracciabilità delle materie prime.
Il partenariato
Fondazione HIT si occuperà nello specifico di facilitare le interazioni del “triangolo della conoscenza”, tra istituti di istruzione superiore, centri di ricerca e imprese, per supportare il trasferimento tecnologico, sviluppare soluzioni innovative attraverso iniziative di open innovation e per promuovere i risultati del progetto.
L’Università di Trento metterà a disposizione le proprie competenze nel campo delle analisi di laboratorio, nell’elaborazione dei big data, oltre che nello sviluppo di software e algoritmi innovativi che saranno implementati nelle nuove attrezzature di prospezione mineraria.
Il progetto “SOLSA” ha preso il via a settembre 2022 e proseguirà fino al 2025. Venerdì 16 dicembre 2022 Stefano Menegazzi, innovation project manager di Fondazione HIT, lo ha presentato a una platea internazionale in occasione del workshop dedicato alle frontiere dell’innovazione nel campo delle materie prime critiche organizzato da EIT RawMaterials.
I partner coinvolti nel progetto “SOLSA” sono: Eramet Ideas (Francia), BRGM – Bureau de Recherches Géologiques et Minières (Francia), Eijkelkamp SonicSampDrill (Olanda), Fondazione Hub Innovazione Trentino (Italia), Università di Trento (Italia), INEL INNOV – startup (Francia).
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