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HIT partecipa alla R&D Management Conference

Per la prima volta a Trento la conferenza europea più importante del settore innovazione
Published on:
13 July 2022

Rinnovare sistemi obsoleti, introdurre modi nuovi di fare le cose, pensare fuori dagli schemi, modificare lo status quo per migliorare la vita di tutti: è questo il senso dell’“innovazione”.  Ma cosa vuol dire, in concreto, fare innovazione? E come si fa a calare questo concetto in buone pratiche, al di là degli slogan?

È quello che ha provato a delineare la R&D Management Conference, la conferenza europea più importante del settore innovazione che per la prima volta si è tenuta a Trento e ha coinvolto oltre 450 partecipanti.

Dopo un fine settimana dedicato alle attività rivolte a dottorandi e dottorande da tutto il mondo, la conferenza è entrata nel vivo lunedì 11 luglio, con l’avvio delle sessioni plenarie.

Nell’ambito della prima sessione – con un focus sul settore biomedico in cui si è discusso anche dello sviluppo di vaccini, farmaci e di alimentazione del futuro – Davide Ederle, Technology Transfer Manager di HIT, ha partecipato al workshop dal titolo “R&D in Biotech: Industry-Academia Loops”. Al centro della discussione il potere della contaminazione tra mondo accademico e industria nel guidare l’innovazione nel settore delle biotecnologie e aprire ad opportunità di mercato senza precedenti. Con lui il direttore del CIBIO – UniTrento Paolo Macchi , i co-founders di Sybilla Biotech Emiliano Biasini e Lidia Pieri, il vice-direttore di Novartis Guido Grandi, la co-founder di Alia Therapeutics Anna Ceresto,  il co-founder di PreBiomics Nicola Segata e il professore del Dipartimento di Biologia Cellulare, computazione e Integrata Alessandro Quattrone.

La seconda sessione, nella giornata di martedì 12 luglio, si è occupata invece di innovazione per i territori, dell’impatto degli investimenti economici sull’ambiente e le ricadute per le comunità, ma anche di digitalizzazione, leadership sul territorio, di educazione all’inclusione e della diversità nei processi di innovazione. In questa giornata sono intervenuti anche Nicola Doppio e Milena Bigatto, rispettivamente Innovation Officer ed Education Officer di HIT.

Nicola Doppio e Charlotte Norman, professoressa svedese di innovation management, hanno parlato di innovation challenge design, mostrando ai partecipanti un modello che consente di valutare e progettare format che favoriscono l’open innovation tra aziende e università: l’Innovation Challenge Design Canvas. La guida è stata realizzata in occasione del progetto europeo coordinato da HIT “200SMEchallenge“, che nel 2021 ha visto l’adozione del format “UX Challenge” da parte di 7 partner europei, consentendo a centinaia di studenti e studentesse universitarie di applicare concretamente le proprie competenze e collaborare con 200 piccole e medie imprese. Il workshop realizzato in occasione della R&D Management Conference è stato promosso dal progetto europeo Boogie-U, ovvero BOOstinG Innovation and Entrepreneurship through European Universities (promuovere l’innovazione e l’imprenditorialità attraverso le università europee), di cui l’Università di Trento e HIT sono partner.

Milena Bigatto ha infine presentato i risultati e le opportunità del progetto InnoCore, iniziativa partita nel 2019 che mira a costruire un programma innovativo di istruzione e formazione nell’ambito delle biotecnologie attraverso la cooperazione tra accademia e industria. Nel 2022 il progetto InnoCore ha lanciato una challenge di innovazione, organizzata dall’Università di Trento con l’aiuto di HIT, che ha visto 25 studenti e studentesse provenienti da 4 paesi confrontarsi con 5 sfide stimolanti lanciate da 5 imprese nel campo delle biotecnologie. La challenge ha dato il via a numerose collaborazioni tra i solver, le università coinvolte e le imprese per lavorare insieme all’implementazione delle soluzioni studiate, nonché l’intenzione di presentare delle proposte di brevetto basate su alcune delle idee più all’avanguardia emerse nei due mesi di attività.

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