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Forging Resilience in the Dolomites: un caso di successo a livello europeo

EIT Climate-KIC ripercorre step e risultati del progetto
Published on:
29 November 2021

Il progetto Forging Resilience in the Dolomites menzionato come success story

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EIT Climate-KIC, la principale iniziativa dell’Unione Europea creata dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) per affrontare i cambiamenti climatici, presenta come success story  Forging Resilience in the Dolomites, progetto europeo a cui hanno preso parte HIT, Università di Trento e Fondazione Edmund Mach, ripercorrendone step e obiettivi.

Il Progetto

L’area delle Dolomiti, che comprende Veneto, Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e Bolzano, è nota per il suo patrimonio naturale, artistico e culturale, tanto che nel 2009 è stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità. I paesaggi dolomitici attraggono diversi milioni di visitatori ogni anno, ma si trovano ad affrontare grandi sfide, prima tra tutte il cambiamento climatico, che porta ad un aggravamento degli eventi meteorologici estremi.

Nel 2018 la regione è stata colpita da una forte tempesta, la Tempesta Vaia (o Tempesta Adrian) che ha causato ingenti danni all’ecosistema montano. La pioggia massiccia e i venti, che hanno raggiunto i 220 km/h abbattendo circa 8 milioni di metri cubi di legname, hanno colpito la catena del valore legata ai boschi e al legname e le attività ad essa connesse, quali il turismo e l’agricoltura. 

In seguito alla tempesta la resilienza è diventata un obiettivo primario per la comunità che, dopo lo shock, si è impegnata a migliorare le misure  per prevenire il verificarsi in futuro di altri danni della stessa portata. Questa forte prospettiva ha convinto HIT, Università di Trento e Fondazione Edmund Mach ad aderire al programma “Race to Resilience”.

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Il progetto, nell’ambito del programma “Forging Resilience in Dolomites”, ha portato le autorità di 4 province dolomitiche a discutere per la prima volta insieme delle misure di adattamento al cambiamento climatico, coinvolgendo anche amministrazioni comunali,  imprese e mondo dell’istruzione.

La collaborazione ha sviluppato una serie di attività incentrate su tre aree principali:

  • Silvicoltura e agricoltura: le attività si concentrano sulla promozione della biodiversità pur mantenendo elevati i tassi di produttività, sulla mappatura dei servizi ecosistemici a livello locale e sulla modellazione e previsione degli impatti sulle foreste.
  • Turismo: il progetto si concentra anche sulla promozione del turismo sostenibile attraverso un’accurata gestione dei flussi di persone e sulla mitigazione e compensazione degli impatti del turismo stesso.
  • Coinvolgimento della comunità: l’iniziativa mira infine anche a identificare strategie e strumenti per sostenere l’innovazione nelle zone di montagna e al coinvolgimento dei cittadini e dei turisti nelle strategie di mitigazione, così come allo sviluppo di competenze e capacità tra le giovani generazioni.

Leggi l’articolo di EIT Climate-KIC

 

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