EIT RawMaterials Summit 2022
08 June 2022

La crescita di settori fortemente legati a materie prime come le batterie elettriche, le leghe leggere e l’acciaio, dell’industria pesante ed estrattiva, delle industrie di produzione di beni di consumo sta portando ad un aumento della difficoltà nella gestione della richiesta di materie prime. Contemporaneamente, l’attuale situazione geopolitica ne compromette la catena del valore. Fenomeni che aprono ad un ripensamento del settore verso una strategia di lungo periodo che veda al centro la sostenibilità industriale e ambientale, con misure a sostegno alla domanda dei prodotti da recovered material, spinte agli investimenti nell’innovazione e nella R&S e promozione di una crescente convergenza tra diversi settori e attori.
Sono queste le tematiche affrontate in occasione dell’evento che si è tenuto a Berlino dal 23 al 25 maggio: il RawMaterials Summit 2022, la conferenza globale dedicata all’innovazione e alla tecnologia nel settore delle materie prime in Europa e nel mondo promossa da EIT Raw Material. Il consorzio – di cui HIT è partner – promuove la competitività sostenibile del settore europeo dei minerali, dei metalli e dei materiali lungo la catena del valore, promuovendo l’innovazione, l’istruzione e l’imprenditorialità.
All’evento hanno partecipato i principali attori della transizione ad un’economia neutrale dal punto vista del carbonio, i rappresentanti delle più importanti industrie del settore, rappresentanti istituzionali, accademici, investitori e società civile. Il dialogo si è concentrato sulle più recenti innovazioni e iniziative politiche, nonché sulle più brillanti startup nell’ambito delle materie prime.
HIT ha preso parte in particolare al panel che si è interrogato su come le startup possano beneficiare della catena del valore delle materie prime e dei materiali avanzati. In questa occasione Stefano Menegazzi, innovation project manager di HIT, ha presentato il ruolo della Fondazione quale ente del ecosistema regionale trentino che favorisce l’innovazione e il miglioramento dei processi per il settore attraverso una logica di trasferimento tecnologico dalla ricerca alle imprese e sostegno alla creazione di startup dalla ricerca. Infine, ha sottolineato il ruolo vitale degli investitori e delle imprese del settore che possono trarre beneficio da questo valore, a patto di essere reattive nello sbloccare gli investimenti a fronte di soluzioni tecnologiche strategiche per il loro futuro.
Dal panel è emerso che, per raggiungere l’obiettivo del Green Deal europeo, sia fondamentale attrarre e promuovere un’innovazione di tipo dirompente, soprattutto da parte di PMI e startup. Il settore dell’estrazione di materie prime vede infatti la possibilità di integrare numerose innovazioni in varie fasi dei processi estrattivi, il ruolo dell’innovazione direzionata verso questo settore può essere dunque strategico e garantire la competitività europea nel futuro. Perché ciò avvenga l’innovazione deve guadagnare ancora più visibilità per permettere al settore di accedervi ed essere quanto più resistente alle crisi.