DigiEduHack: un team trentino passa alla seconda fase
31 December 1969

Ben due progetti si sono aggiudicati la vittoria: Kidgramming e Hachi. Il team 11CHIPS passa alla competizione globale dell’hackaton DigiEduHack: sfiderà le altre idee internazionali.
Dopo lo stop causato dalla pandemia, la voglia di fare squadra e lavorare insieme per un obiettivo comune, è più forte che mai.
Gli scorsi 9 e 10 novembre più di 30 studenti e studentesse si sono cimentati nell’ideazione di strumenti di apprendimento innovativi per rispondere alla sfida lanciata loro in occasione del DigiEduHack, l’hackathon decentralizzata dell’EIT – European Institute of Innovation and Technology. Questa sfida di innovazione dedicata all’innovazione digitale ha coinvolto 52 città europee ed extraeuropee. La città di Trento ha aderito all’iniziativa attraverso HIT, Università di Trento e il progetto europeo Boogie-U.
La challenge di quest’anno ha visto i team impegnati a prototipare giochi da tavolo educativi, artefatti multimediali e installazioni tra big data, arte e tecnologia, co-progettare festival in grado di combinare arte, scienza e divertimento e immaginare attività laboratoriali da condurre in aula.
Particolare attenzione è stata assegnata in questa edizione alla fattibilità e alla sostenibilità delle soluzioni, motivo per cui tutte e cinque le soluzioni presentate hanno ampie possibilità di sviluppo e concretizzazione – grazie anche alla mobilitazione del network degli enti organizzatori.
I progetti vincitori
Ad aggiudicarsi la vittoria sono stati, a pari merito, i team aubergines@6am e 11CHIPS, rispettivamente con i progetti Kidgramming e Hachi.
Kidgraming propone una versione analogica di Scratch, il celebre ambiente di programmazione gratuito sviluppato dal MIT e utilizzato per l’insegnamento della programmazione tramite primitive visive. Grazie alle sue tessere di legno programmabili, Kidgramming facilita l’apprendimento dei linguaggi di programmazione permettendo a bambini e bambine di costruire il proprio codice interagendo con artefatti materiali, per poi vederne l’esecuzione su schermo grazie ad un pratico QR code.
Hachi, che sta per Augmented Reality for Visualizing Abstract Ideas, è un’applicazione per smartphone e tablet in grado di facilitare la comprensione di concetti astratti grazie alla realtà aumentata (AR). Dopo aver costruito il proprio “codice” servendosi di carte esagonali, gli utenti possono verificarne la correttezza inquadrandolo con l’app, la quale trasforma la sequenza da cartacea ad aumentata.
La modularità e il potenziale di scalabilità di Hachi hanno permesso al team 11CHIPS di accedere alla competizione globale di DigiEduHack, dove dovranno prima superare le selezioni del comitato direttivo e, in caso di esito positivo, raccogliere il maggior numero di voti possibili sfidando le altre 10-12 idee internazionali.