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Acquacoltura sostenibile: un progetto EIT Food

Una nuova tecnologia dell'Università di Trento vola in Scozia grazie ad HIT
Published on:
26 November 2021

Università di Trento e HIT guidano il futuro dell’acquacultura.

Cos’è e perché è importante il trasferimento tecnologico?

Lo spiega Silvio Antonioni, technology transfer manager di HIT, che ha supportato i ricercatori dell’Università di Trento nella presentazione del progetto EIT Food “Just Add Water” permettendo di vincere il bando.

L’acquacoltura, ovvero l’allevamento di organismi acquatici, deve affrontare molte sfide: dalla perdita di biodiversità all’inquinamento delle acque. EIT Food ha avviato un programma per aumentare la sostenibilità di questo ambito all’interno del quale si colloca la  tecnologia “green” per la depurazione dell’acqua , fulcro del progetto che ha permesso all’Università di Trento in collaborazione con HIT di vincere il bando. Si tratta di un particolare filtro che funziona unicamente con luce solare e ozono, una soluzione efficace e altamente ecologica perché tramite l’uso di luce solare e in condizioni ambientali molto blande di temperatura e pressione, riesce a formare specie altamente ossidanti in grado di degradare sia le sostanze organiche inquinanti, sia gli agenti e i microrganismi patogeni presenti nell’acqua.

È parte del progetto anche l’azienda scozzese FishFrom, azienda che si  occupa di allevamento di salmone a terra in modo socialmente, ecologicamente e finanziariamente sostenibile, che ha messo a disposizione i propri allevamenti di salmoni per permettere ai ricercatori trentini di testare sul campo il dispositivo e di studiarne gli effetti sul benessere dei pesci.

Il progetto è iniziato a maggio 2021 e continuerà fino a maggio 2023 con l’obiettivo di rendere le coltivazioni di salmone atlantico più efficaci, riducendo le perdite e gli sprechi alimentari, migliorarono la qualità del prodotto, il benessere dei pesci e riducendo la probabilità di malattie al fine di preservare la biodiversità e gli ecosistemi marini trasformando l’acquacoltura in una forma circolare di produzione alimentare.

 

Il ruolo di HIT

Nel progetto HIT – Hub Innovazione Trentino ha avuto un ruolo fondamentale, ovvero quello di supportare l’università nella definizione della proposta all’interno della comunità food dell’istituto europeo per l’innovazione tecnologica. Come ente di sistema per la ricerca e l’innovazione trentina, la Fondazione ha il compito infatti di presiedere i network internazionali, intercettare le opportunità più interessanti, dialogare con chi coordina le varie piattaforme e cogliere in anticipo le prospettive di finanziamento dei vari bandi. Un aiuto fondamentale ai ricercatori in tutte quelle fasi in cui non hanno competenze specifiche, in modo che possano concentrarsi appieno sulle tecnologie che stanno sviluppando.

 

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