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A Trento Icop2022, il convegno internazionale sulla fotonica

Nuove tecnologie, innovazione industriale, startup, impatto: 100 ricercatori da tutto il mondo si confrontano sulla scienza che cambierà il nostro futuro
Pubblicato il:
17 Giugno 2022

Individuata dalla Commissione Europea come una delle sei tecnologie chiave abiltanti, ritenute strategiche per l’innovazione industriale, il benessere, la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo sostenibile, la fotonica sarà al centro dell’innovazione del futuro. Si tratta di uno dei settori che ha visto il maggiore avanzamento negli ultimi decenni, con un mercato globale in costante crescita, di circa il 7% l’anno, e un giro d’affari che in Europa vale più di 100 miliardi di euro, secondo solo alla Cina.

Organizzata dall’Università di Trento, dalla Fondazione Bruno Kessler, da HIT e molti altri partner nazionali ed internazionali, la Conferenza italiana sull’ottica e la fotonica ha riunito dal 15 al 17 giugno 2022 ricercatori e ricercatrici da tutto il mondo per un confronto attivo sulla ricerca di frontiera, le applicazioni tecnologiche, le tendenze del mercato e le ricadute sociali di una scienza che si sta profilando come rivoluzionaria per il presente e per il futuro.

HIT ha curato la giornata conclusiva del convegno, dedicata all’impatto e trasferimento della conoscenza di queste nuove ricerche e tecnologie. Coinvolti i responsabili di area Luca Mion (trasferimento tecnologico) e Marco Senigalliesi (startup), che hanno moderato rispettivamente i tavoli dedicati al panorama europeo, italiano e all’innovazione messa in campo dalle nuove imprese ad alto contenuto tecnologico.

«La nostra Fondazione è molto attiva nel lavoro di accompagnamento dei risultati della ricerca verso il mercato – spiega Luca Mion – le tecnologie nell’area della fotonica e delle comunicazioni rappresentano una parte significativa del portafoglio tecnologico del quale HIT supporta la valorizzazione. La ricerca in questo campo consentirà di innovare i tradizionali processi produttivi e raggiungere un impatto importante e trasversale in molti settori applicativi. Tra questi quello delle comunicazioni veloci e sicure, l’agroalimentare e l’ambiente, i trasporti intelligenti, la salute, l’imaginig, la diagnostica e le applicazioni aerospaziali. Grande l’impatto anche sulla capacità di calcolo di dispositivi e sui computer quantistici».

«La valorizzazione di queste tecnologie – ha detto Marco Senigalliesi – avviene da parte nostra anche attraverso i programmi di stimolo all’imprenditorialità per i ricercatori, e il supporto alla nascita e alla crescita di nuove imprese avviate dai nostri Fondatori scientifici Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler. Una di queste startup nel campo della fotonica, fondata da un post-doc e due professori dell’Università di Trento, sta partecipando al nostro programma di formazione imprenditoriale ‘Trentino Startup Valley’. Si tratta di SPEQK, startup che opera nel campo della privacy delle comunicazioni».

 

Leggi il comunicato stampa

 

©UniTrento ph. Pierluigi Cattani Faggion

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